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Atlantic EXPLORER Handleiding pagina 178

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  • DUTCH, pagina 83
Presentazione
6.2 Raccordo acqua calda
Non collegare direttamente alle canalizzazioni in rame il raccordo acqua calda. Deve tassativamente
essere dotato di un raccordo dielettrico (in dotazione con l'apparecchio).
In caso di corrosione delle filettature del raccordo acqua calda non dotato di questa protezione, la
garanzia non potrà essere applicata.
In caso di utilizzo di tubi in materiale di sintesi (es.: PER, multistrato...), va tassativamente
posizionato un regolatore termostatico all'uscita scaldacqua. Deve essere regolato in base alle
prestazioni del materiale utilizzato.
6.3 Collegamento derivazione di ricircolo
Non collegare direttamente alle canalizzazioni in rame la derivazione ricircolo. Deve tassativamente
essere dotata di un raccordo dielettrico (non fornito con l'apparecchio).
In caso di corrosione delle filettature della derivazione ricircolo non dotata di questa protezione, la
garanzia non potrà essere applicata.
In caso di non utilizzo della derivazione di ricircolo, sulla derivazione va applicato un insieme "tappo
+ guarnizione" (fornito con l'apparecchio).
6.4 Collegamento circuito primario (per i prodotti con scambiatore interno)
Proteggere contro gli sbalzi di pressione dovuti alla dilatazione dell'acqua durante il riscaldamento
con una valvola 0,3 MPa (3 bar), o con un vaso di espansione aperto (alla pressione atmosferica) o
con un vaso a membrana chiuso. La pressione di servizio del circuito non dovrà superare 0,3 MPa (3
bar), la temperatura non dovrà essere superiore a 85°C. In caso di collegamento a sensori solari
bisogna realizzare una miscela con glicole per la protezione antigelo e anticorrosione: del tipo
"TYFOCOR L". In caso di installazione con valvola d'arresto in entrata e in uscita dello scambiatore,
non chiudere mai le due valvole contemporaneamente per evitare il rischio di scoppio della
serpentina.
Preparazione del circuito
Per ogni impianto (nuovo o rinnovato) deve essere effettuata una pulizia minuziosa dei tubi della rete
dell'acqua. Lo scopo di questa pulizia, che precede la messa in funzione, è quello di eliminare i germi e i
residui da cui ha origine la formazione di depositi. In particolar modo, in un impianto nuovo devono essere
rimossi i residui di grasso, di metallo ossidato e i microdepositi di rame. Per quanto riguarda gli impianti
rinnovati, l'operazione di pulizia serve ad eliminare i fanghi e i prodotti di corrosione formatisi durante il
periodo di funzionamento precedente.
Esistono due tipi di pulizia/defangazione: un approccio "d'urto", realizzato in poche ore, e un approccio più
progressivo, che può richiedere varie settimane. Nel primo caso è obbligatorio effettuare questa pulizia prima
del collegamento della nuova caldaia, mentre nel secondo caso il montaggio di un filtro sul ritorno della
caldaia consentirà di catturare i depositi staccatisi.
La pulizia che precede la messa in funzione dell'impianto contribuisce a migliorarne il rendimento, a ridurre il
consumo energetico e a contrastare i fenomeni di incrostazione e corrosione. Questa operazione richiede
l'intervento di un operatore esperto (nel trattamento delle acque).
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Installazione
Utilizzo
Manutenzione
Garanzia

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